Collegio Geometri Teramo

Seminario Bonus Edilizi e Variazioni Catastali 3 Aprile 2025

Seminario sulle Correlazioni tra Bonus Edilizi e Variazioni Catastali: Un Approfondimento sulle Implicazioni Fiscali e Tecniche

Il 3 aprile 2025, presso l’Università degli Studi di Teramo, si è svolto l’appuntamento formativo organizzato dal Collegio Provinciale di Teramo, in collaborazione con il CNGeGL, dal titolo "Bonus edilizi e variazioni catastali: quali correlazioni?". L’evento, di grande rilevanza per i professionisti del settore edilizio e catastale, ha visto la partecipazione di oltre 120 professionisti, in presenza e da remoto. Tra gli auditori anche alcuni tecnici dell'Agenzia delle Entrate provinciale, quale importante segnale di fattiva collaborazione tra professionisti e pubblici uffici.

1. Premessa Iniziale: Il Ruolo del Geometra nella Materia Catastale

Il seminario è stato introdotto dal Consigliere del CNGeGL Ernesto Baragetti, che ha sottolineato l’importanza della figura del geometra in qualità di esperto tecnico catastale. Egli ha evidenziato come il professionista, da sempre punto di riferimento per la gestione delle problematiche catastali, debba confrontarsi con l’attività di compliance dell’Agenzia delle Entrate trasformando questa sfida in un’opportunità per dimostrare il valore della professione e rafforzare il proprio ruolo di massimo esperto in materia. Il geometra ha il compito fondamentale di garantire la corretta applicazione delle disposizioni normative catastali e fiscali relative all’aggiornamento dei dati e la gestione delle variazioni degli immobili oggetto di interventi edilizi.

2. La Legge di Bilancio 2023 e le Correlazioni tra Bonus Edilizi e Variazioni Catastali

Il geom. Paolo Schiavon, componente della Commissione Nazionale Geomatica e Catasto, ha illustrato i disposti della Legge n. 213 del 30 dicembre 2023 (nota come Legge di Bilancio 2023), mettendo in luce le connessioni tra gli incentivi fiscali – come il Superbonus – e le eventuali variazioni catastali conseguenti, esaminando nel dettaglio la genesi delle rendite catastali e le diverse categorie e classi immobiliari. È emerso, infatti, che l’aggiornamento delle rendite non può avvenire automaticamente o mediante un semplice calcolo aritmetico poiché è indispensabile una accurata valutazione riferita allo specifico immobile ed al contesto storico-catastale dello stesso. In particolare si è chiarito che interventi edilizi rilevanti quali la posa di un cappotto termico, la sostituzione degli impianti e dei serramenti, non rilevano indistintamente modifiche nel classamento catastale.

È importante sottolineare che la campagna di compliance dell’Agenzia delle Entrate, seppur avendo creato allarmismi, non apporta novità rilevanti rispetto alla normale prassi catastale; al momento della ricezione delle lettere è fondamentale valutare il caso specifico in maniera circostanziata. Il professionista deve valutare la correttezza del criterio di classamento iniziale (prima del bonus), l’effettivo intervento edilizio realizzato, la correlazione con l’obbligo di variazione catastale e tutti gli elementi che influiscono sul criterio di classamento (analisi di ON/OFF), intervenendo solo successivamente, se necessario, con il “calcolo del 15%” (argomento ancora molto discusso e poco chiaro, in quanto non esiste una formula empirica standard da applicare) e, solo dopo aver effettuato tutte le valutazioni indicate, procedere con l’eventuale aggiornamento catastale.

3. L’Accatastamento degli Impianti Fotovoltaici e la Determinazione del 15%

Un ulteriore punto centrale del corso ha riguardato l’accatastamento degli impianti fotovoltaici. Il geom. Schiavon ha illustrato la metodologia adottata dalla Direzione Regionale del Friuli-Venezia Giulia che prevede l’aggiornamento catastale degli impianti fotovoltaici quando l’incremento di valore supera il 15% rispetto al valore catastale originario. La valutazione del valore degli impianti non si limita alla somma della rendita catastale, ma richiede l’inclusione anche del valore economico dell’impianto, calcolato tramite un procedimento complesso che considera il deprezzamento e l’indice dei prezzi ISTAT. È stato inoltre chiarito che per impianti con potenza fino a 3 kW per ciascuna unità immobiliare non sussiste l’obbligo di accatastamento; tuttavia, quando l’impianto interessa più unità (ad esempio, un appartamento dotato di garage e fondaco pertinenziali, complessivamente considerati 3 unità immobiliari), il limite si estende fino a 9 kW e, solo superando tale soglia, occorre valutare se viene superato il 15% in relazione alla rendita catastale iniziale.

Conclusioni

L’incontro, occasione di approfondimento sulle correlazioni tra gli interventi edilizi e le variazioni catastali, ha evidenziato che il processo di aggiornamento richiede competenza, un approccio metodico e una valutazione integrata di tutti gli aspetti tecnici e normativi. Si è sottolineata l’importanza della figura del geometra, che attraverso puntuale analisi delle implicazioni fiscali e catastali degli interventi garantisce una corretta applicazione delle normative, e ha messo in luce come la materia catastale sia sempre più intrecciata con quella fiscale. La gestione delle variazioni legate ai bonus edilizi richiede una preparazione altamente qualificata e un continuo aggiornamento per riuscire a “navigare” in un contesto normativo in costante evoluzione.

Si ringraziano i relatori il Geom. Ernesto Baragetti Consigliere del CNGeGL e il Geom. Paolo Schiavon Componente della Commissione Nazionale Geometica e Catasto ed anche i funzionari dell'Agenzia delle Entrate Ufficio Territorio di Teramo per aver accettato l'invito a presenziare all'evento.